LACTOBACILLI E BIFIDOBATTERI
Intestino sano: la chiave per la vera salute!
I probiotici – il nome significa “favorevoli alla vita” - sono organismi viventi che vivono in simbiosi con l’uomo. Sono 400-500 i ceppi di bacilli che costituiscono la microflora intestinale, in gran parte costituita da lattobacilli e bifidobatteri.
Da tempi remotissimi l’uomo usa cibi fermentati ricchi di batteri indispensabili per una salute ottimale, ma è solo dall’inizio del 1900 che la scienza ufficiale studia la microflora intestinale. Pioniere di questi studi fu il russo Metchnikoff già direttore dell’Istituto Pasteur a Parigi, grande sostenitore dell’uso dello yogurt nell’alimentazione. Egli sosteneva che l’uso sistematico di cibi fermentati come lo yogurt permette di scalzare dal tratto gastrointestinale i bacilli putrefattivi a favore dei bacilli probiotici.
Le ricerche moderne hanno dimostrato come l’infiammazione intestinale, originata dallo squilibrio della flora batterica, possa dare origine a stati infiammatori sistemici che possono interessare tutti gli organi del corpo.
I modi di produzione, di trasformazione e di distribuzione degli alimenti, coniugati con nuove insane abitudini alimentari e di vita sono all’origine della trasformazione della flora batterica intestinale da sana in malata, dove predominano i batteri patogeni e dove può prolificare la Candida albicans.
Oltre a compromettere la corretta assimilazione dei nutrienti, la presenza di un numero eccessivo di batteri patogeni è causa di disturbi e infiammazioni intestinali.
I lattobacilli e i bifidobatteri producono una serie di sostanze chiamate batteriocine ad attività simile agli antibiotici. Le batteriocine hanno uno spettro d’azione più ristretto degli antibiotici, ma più specifico e letale sui germi putrefattivi.
I probiotici estraggono, trasformano e rendono disponibili, dal cibo che mangiamo, nutrienti importanti che non potrebbero essere elaborati in nessun altro modo. I probiotici, addirittura, producono essi stessi nutrienti cruciali nell’intestino. Se la flora batterica non è sana questa trasformazione non può che avvenire difficilmente.
Quando si stabilisce un equilibrio corretto tra batteri benefici e patogeni, il corpo è più efficiente nell’eliminazione di tossine, sostanze di rifiuto e anti-nutrienti; simultaneamente ottimizza l’assorbimento e la produzione di nutrienti essenziali: la chiave per una vera salute è nel nostro intestino!
Migliorano notevolmente l’efficacia dei probiotici i prebiotici, sostanze non vive che costituiscono il cibo dei batteri benefici: oligosaccaridi e in particolar modo fruttoligosaccaridi (FOS). I batteri putrefattivi non possono utilizzare i prebiotici per crescere e moltiplicarsi.
Sono ricchi di fruttoligosaccaridi: inulina da agave e da topinambur, baobab, cipolle, radice di cicoria, asparagi, banane, sciroppo d’acero…
Per promuovere la crescita di una sana flora intestinale è inoltre importante consumare abbondanti quantità di cibi fermentati (yogurt, kefir, crauti crudi, miso…)
Informazioni sull’uso e sul dosaggio:
Fonti:
1. J. Pizzorno jr. e M Murray, Trattato di Medicina Naturale, Red Ed. Novara 1999
2. Bernard Jensen, Intestino libero, Macro Ed. 2002
3. Stay Healthy With Nutrition, Elson M. Haas, M.D., Celestial Arts Publishing 1992.
4. Nutrition Science News, Anthony Cichoke, D.C. August, 1997
5. Intestinal Bacteria and Health, T. Mitsuaka, Harcourt Brace, 1978
6. Annals of Internal Medicine, H.D. Hilton and P. Isenberg, 1992
7. Olin B.R. e altri, Acidophilus. S.Louis: J.B. Lippincott. 1991
8. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4228144/
9. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/9167138
Intestino sano: la chiave per la vera salute!
I probiotici – il nome significa “favorevoli alla vita” - sono organismi viventi che vivono in simbiosi con l’uomo. Sono 400-500 i ceppi di bacilli che costituiscono la microflora intestinale, in gran parte costituita da lattobacilli e bifidobatteri.
Da tempi remotissimi l’uomo usa cibi fermentati ricchi di batteri indispensabili per una salute ottimale, ma è solo dall’inizio del 1900 che la scienza ufficiale studia la microflora intestinale. Pioniere di questi studi fu il russo Metchnikoff già direttore dell’Istituto Pasteur a Parigi, grande sostenitore dell’uso dello yogurt nell’alimentazione. Egli sosteneva che l’uso sistematico di cibi fermentati come lo yogurt permette di scalzare dal tratto gastrointestinale i bacilli putrefattivi a favore dei bacilli probiotici.
Le ricerche moderne hanno dimostrato come l’infiammazione intestinale, originata dallo squilibrio della flora batterica, possa dare origine a stati infiammatori sistemici che possono interessare tutti gli organi del corpo.
I modi di produzione, di trasformazione e di distribuzione degli alimenti, coniugati con nuove insane abitudini alimentari e di vita sono all’origine della trasformazione della flora batterica intestinale da sana in malata, dove predominano i batteri patogeni e dove può prolificare la Candida albicans.
Oltre a compromettere la corretta assimilazione dei nutrienti, la presenza di un numero eccessivo di batteri patogeni è causa di disturbi e infiammazioni intestinali.
I lattobacilli e i bifidobatteri producono una serie di sostanze chiamate batteriocine ad attività simile agli antibiotici. Le batteriocine hanno uno spettro d’azione più ristretto degli antibiotici, ma più specifico e letale sui germi putrefattivi.
- È stato dimostrato che, nel nostro intestino, i probiotici presiedono alla produzione di vitamine, in particolare quelle del gruppo B e la vitamina K.
- Un numero crescente di ricerche studiano il rapporto tra la flora intestinale e il cervello/mente: risulta infatti che, da una parte, situazioni di stress fisico e psichico alterano la composizione della flora intestinale, e che, dall’altra parte, alterazioni della flora intestinale influiscono negativamente sul benessere mentale.
- Ricerche scientifiche recenti hanno inoltre dimostrato che una sana flora intestinale svolge un ruolo essenziale nel mantenimento di un sistema immunitario efficiente.
I probiotici estraggono, trasformano e rendono disponibili, dal cibo che mangiamo, nutrienti importanti che non potrebbero essere elaborati in nessun altro modo. I probiotici, addirittura, producono essi stessi nutrienti cruciali nell’intestino. Se la flora batterica non è sana questa trasformazione non può che avvenire difficilmente.
Quando si stabilisce un equilibrio corretto tra batteri benefici e patogeni, il corpo è più efficiente nell’eliminazione di tossine, sostanze di rifiuto e anti-nutrienti; simultaneamente ottimizza l’assorbimento e la produzione di nutrienti essenziali: la chiave per una vera salute è nel nostro intestino!
Migliorano notevolmente l’efficacia dei probiotici i prebiotici, sostanze non vive che costituiscono il cibo dei batteri benefici: oligosaccaridi e in particolar modo fruttoligosaccaridi (FOS). I batteri putrefattivi non possono utilizzare i prebiotici per crescere e moltiplicarsi.
Sono ricchi di fruttoligosaccaridi: inulina da agave e da topinambur, baobab, cipolle, radice di cicoria, asparagi, banane, sciroppo d’acero…
Per promuovere la crescita di una sana flora intestinale è inoltre importante consumare abbondanti quantità di cibi fermentati (yogurt, kefir, crauti crudi, miso…)
Informazioni sull’uso e sul dosaggio:
- assumere almeno 10 miliardi di organismi vivi al giorno per 4-6 mesi; se necessario ripetere il ciclo dopo un intervallo di 3 mesi.
- Almeno 20 miliardi di organismi vivi al giorno durante l’assunzione di antibiotici (assumere i probiotici lontano dagli antibiotici). Proseguire l’assunzione per alcuni mesi.
Fonti:
1. J. Pizzorno jr. e M Murray, Trattato di Medicina Naturale, Red Ed. Novara 1999
2. Bernard Jensen, Intestino libero, Macro Ed. 2002
3. Stay Healthy With Nutrition, Elson M. Haas, M.D., Celestial Arts Publishing 1992.
4. Nutrition Science News, Anthony Cichoke, D.C. August, 1997
5. Intestinal Bacteria and Health, T. Mitsuaka, Harcourt Brace, 1978
6. Annals of Internal Medicine, H.D. Hilton and P. Isenberg, 1992
7. Olin B.R. e altri, Acidophilus. S.Louis: J.B. Lippincott. 1991
8. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4228144/
9. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/9167138